La tranquilla trasferta milanese non inizia secondo i migliori auspici .
A partire siamo in tre: "la capa ", io e il mio simpatico collega che, per mantenere un degno anonimato, chiameremo con un nome comune: Anton Giulio Gian Matteo III Conte di Gorgonzola . Abbreviato con Giò per semplicità.
I problemi cominciano già la sera prima della partenza. La capa insiste per voler fare il web check-in sul sito dell’Alitalia ma l’operazione fallisce miseramente a causa di un malfunzionamento del server bloccando, conseguentemente, ogni successivo tentativo.
Il giorno dopo arriviamo in aeroporto con qualche minuto di ritardo , forse siamo stati un pò ottimisti nella scelta dell’orario di partenza da casa, e ci viene detto che il nostro volo è stato appena chiuso e di metterci in fila per essere inseriti nello stand-by.
Completiamo la fila e la signorina al banco ci dice tutt’altra cosa: siamo registrati regolarmente sul volo ma ci dobbiamo sbrigare per prenderlo.
Corriamo a fare il controllo di sicurezza che troviamo intasato da una consistente fila che la cartellonistica elettronica ci informa che potremo completare in non meno di 10 preziosissimi minuti : il nostro leader allunga il passo e con uno slalom degno del Tomba dei tempi migliori supera alcune persone in fila collezionando una buona dose di wafer poco commestibili . Viene, infine, bloccata da altri passeggeri anche loro in ritardo e non intenzionati a farla passare. Io e Giò, invece, completiamo regolarmente il giro arrivando poco dopo di lei .
Il mini vantaggio acquisito dal capo gli permette, però, di scappare verso il gate, appena finito il controllo di sicurezza, lasciandoci indietro e portandosi appresso le prenotazioni aeree di tutti (non abbiamo neanche la carta d’imbarco). Io passo indenne il controllo ma Giò viene bloccato dalla scontata richiesta dei documenti di viaggio. Proviamo a spiegare che quel basso puntino che corre all’orizzonte in realtà è il nostro capo e possiede le carte di tutti. Ovviamente la guardia non si impietosisce e sta per rimandarci indietro quando mi ricordo che, fortunatamente, me ne ero fatto anche io una stampa grazie alla quale guadagniamo la libertà.
Corriamo, così, anche noi verso il gate dove troviamo la capa intenta a discutere con le Hostess di terra che non la volevano far passare : ovviamente e, a differenza di quello che ci aveva detto la seconda operatrice, non risultiamo checkati e avevamo, quindi, perso il volo.
In realtà, per un breve momento e dopo una veloce discussione, la capa viene illusa di poter prendere il volo (a lei emettono anche il biglietto al banco dell’accettazione) ma poi, al gate, la ricacciano nuovamente indietro : il posto che avrebbe dovuto prendere lei non era libero ma occupato dal suo proprietario ufficiale che, per errore, non era stato registrato nella lista delle persone imbarcate.
Inizia, così, un lungo rimpallo tra banco dell’accettazione e banco della chiamata dello stand-by : in pratica ogni volta la consistente folla di persone nella nostra stessa situazione si mette prima in fila al banco accettazione per farsi dare un nuovo biglietto per il volo cronologicamente successivo e poi si piazza in adorazione al banco dello stand-by , dall’altro lato del corridoio, nella speranza di essere chiamati.
Il banco dello stand-by chiama, esaurisce i posti disponibili e rispedisce la folla sempre più eccitata all’accettazione per cominciare un nuovo giro . Straordinariamente il sistema informativo non gestisce uno stand-by generico in cui ci si può candidare per il primo volo libero e semplicemente aspettare …
Ovviamente ad ogni ciclo la folla si inferocisce sempre di più e volano le classiche urla da parte del maleducato di turno del tipo: "Sono proprio contento se fallite !! "
Alla fine la Ruota gira anche per noi e ci piazzano sul volo vincente !
Al ritorno impongo orari rigidi : 1h prima in aeroporto e nessuna discussione … ma mi distraggo 5minuti e scopro che la capa aveva tentato nuovamente il web check-in … tentato con gli stessi risultati dell’andata : biglietti bloccati !!
Nota : il titolo del post viene dalla canzone LA NOTTE VOLA (Sigla d’apertura di Odiens del 1988/89)
13 commenti su “… vola con quanto fiato hai in gola …”
Il deltaplano! Dovevate usare il deltaplano! 😀
Quel giorno c’era poco vento e io non avevo nessuna scatola di fagioli da usare per crearlo! 😕
E’ normalissimo… in aeroporto si va almeno un’ora prima della parteza e quindi si parte da roma (per Fiumicino) un’altra ora prima… ergo volo alle 07:00… partenza alle 05:00…
🙂 BESUGOOOOO !!!
Ovvio! 😎
Quello che ti dovevi domandare è: perché siamo arrivati in ritardo ? 👿
In tutta questa storia, secondo me e a insindacabile giudizio, Giò risulta essere il personaggio più simpatico e stravagante del racconto, con quel suo essere qualcuno e nessuno allo stesso tempo… specie se gli tocchi il middleware (ma questa è storia per pochi eletti)
Una grande lezione per noi tutti: non toccare il middleware a Giò!
MAI!
E’ strano come un volo Roma-Milano – ai giorni ns. di routine – si possa trasformare nella sceneggiatura del film odiessea nello spazio!
Interessante, inoltre, è il personaggio: Giò! Umano o entità astratta??
Giò, in questa sceneggiatura, interpreta Hal.
Alla fine lui legge il labiale tra me e la “capa” (che stiamo confabulando su come ucciderlo) e apre il portellone dell’aereo nel tentativo di terminarci.
Per fortuna che passa da quelle parti Terminator (in Luna di Miele con RoboCop) che sigilla il velivolo e ci salva tutti.
Negli ultimi 3 minuti di film, dopo i titoli di coda, l’occhio spento del corpo senza vita di Giò, si rianima brevemente emettendo un lampo rosso …
la smettete di drogarvi???? vi fa male e lo sapete!!!!
… quel lampo rosso era alfabeto morse: significava “non finisce qui”. il prossimo volo si chiamerà “Giò… the beginning” e un po’ come in halloween la serie sarà interminabile. Anche quando scomparirà dalla scena tutti continueranno a parlarne ed attenderlo all’uscio, una cosa tipo “Waiting for Godot” 😐
@ Simy : ancora due pasticche blu e la facciamo finita … 😯
@ Teo: anche quando l’interprete di Giò, nella vita reale, sarà invecchiato lo sostituiranno con uno simile ma più giovane: si pensava a Sean Connery o, qualora non disponibile, ad Alvaro Vitali.
😀 …. a quando il prossimo volo …… con Giò? 😯
Il prossimo volo si avrà solo dopo che, all’inizio del nuovo episodio, Giò verrà interamente ricostruito usando prodotti di scarto come scatole di corn flakes, lattine vuote e pannolini usati.
A questo punto la sua coscienza verrà trapiantata in questo nuovo corpo che prenderà, così, vita.