Contro ogni probabilità anche questo Sfracelliamoci Day è finito senza vittime … o quasi!
C’è chi ha lasciato parte della sua carne spalmata sulle rocce , come un paté su una fetta di pane, chi ha voluto inserire la roccia come elemento costituente delle proprie ginocchia e chi ha pensato bene di prosciugare tutta l’acqua dei torrenti inghiottendola a grandi sorsate preso da una irresistibile sete .
C’è chi ha fatto alcune tra queste cose, e c’è chi, come me, le ha volute fare tutte !
L’avventura ha inizio alle 6.00am di un tranquillo sabato mattina : io, una signora con il suo cane dalla vescica piena e una tizia vestita da gran sera stazioniamo sotto casa mia scambiandoci occhiate sospettose. Arriva la macchina di Guf già piena di umanità mezza addormentata e alla quale mi sbrigo ad aggiungere la mia e così siamo pronti a partire per la prima importante missione: la colazione!
Dopo aver macinato innumerevoli chilometri ed esserci riuniti con le nostre guide a Sant’Anatolia di Narco arriviamo finalmente ad Ussita dove sgusciamo fuori dai nostri caldi abiti per rimanere, in mezzo alla strada e sotto una sottile pioggerellina, in maglietta e costume da bagno offrendo, così, un divertente spettacolo ai curiosi passanti .
Condotti al punto di partenza con la jeep delle nostre guide e infilati, con difficoltà, dentro strettissime mute siamo finalmente pronti all’avventura!
Inizia una lunghissima e faticosa escursione di 5h tra calate di diverse altezze, alcune delle quali anche di 18 metri , scivoli acquatici sui letti del torrente e salti dentro polle d’acqua ghiacciata .
In una di queste occasioni riesco a dare il meglio di me : dopo essermi sporto su un piccolo trampolino di roccia pronto per saltare nella pozza d’acqua sottostante vengo preso da pensieri infausti e mi soffermo a immaginare mentalmente il film della mia morte nel quale, a seguito del salto, vado a scapocciarmi il cranio su una delle rocce sporgenti . Distratto da questi pensieri non mi accorgo di spostare il piede verso una zona umida della roccia perdendo, in questo modo, aderenza e scivolando di sotto . Riesco a salvarmi, fortunosamente , aggrappandomi stretto alla corda di sicurezza e riuscendomi a calare, a braccia, nella pozza!
In un’altra occasione, invece, riesco a commettere tutti gli errori possibili per quella particolare calata finendo in una rientranza della roccia e rimanendoci incastrato , per qualche secondo, prima di riuscire a liberarmi.
Stremati giungiamo, così, alla fine del nostro viaggio e, dopo un secondo spettacolo di spogliarello a beneficio dei passanti, eccoci pronti a calmare una mostruosa fame da lupo con un bel panino al ciauscolo e ricotta salata , che poi era il vero motivo per cui eravamo andati a fare canyoning .
Anche questa volta ce la siamo cavata … ma non farei scommesse per la prossima edizione dello Sfracelliamoci Day !
Rimanete sintonizzati … presto ci saranno altre foto !
10 commenti su “Contusi e felici”
ti sei ricordato la scena di apocalypto dove si buttano dalla cascata e uno si sfracella? non sapevo ci fosse l’opportunità di praticare canyoning in italia buono a sapersi
geniale…geniale!!!!!!!!!
vi amo
@ mattomatte : e la paura era che quell’uno fossi io! 😯
@ Andrea : la prossima volta ti mettiamo in un sacco e ti ci portiamo a forza! 😈
Non so perché, ma quella tutina mi ricorda tanto uno spermatozoo 😀
allora ci 6 andato veramente! 😯
@ Nemo : ho fecondato decine di torrenti!
@ veka : ne dubitavi? 😎
Con quella tutina non te se po’ vede !
Sembri un incrocio tra un alieno e uno spermatozoo…
Ti ci vedo nel ballo delle tutine di zelig !!!
😆
Mi ci vedi perché io sono una tutina!!
un pochettino…tu sei uno che spesso racconta palle!
Azz … m’hai sgamato! 😯
Ora sono costretto a Terminarti, Veka Connor! 😈