Passati quattro intensi e meravigliosi giorni a girare per la bellissima città dell’Avana arriva infine il momento di lasciarla per procedere con l’esplorazione del resto di Cuba. La mattina del 3 Agosto, quindi, andiamo all’Hotel Ambos Mundus per prendere le due auto faticosamente noleggiate da Roma.
L’argomento “noleggio auto a Cuba” meriterebbe un corposo capitolo a parte. Vi basti solo sapere che a Cuba non esistono i soliti Hertz, Avis & co. ma il sistema è in mano ad una sola grossa agenzia governativa che fornisce le sue auto ai vari noleggiatori sparsi sul territorio e che è possibile contattare da Internet. Le auto, quindi, sono sempre le stesse e vengono spostate da un’agenzia all’altra in base alle richieste.
Quando si richiede un’auto, quindi, nel 90% dei casi si dovrà aspettare dai 7 ai 14 giorni per ricevere una risposta che poi è il tempo che serve all’agenzia per contattare la casa madre e a quest’ultima per capirci qualcosa tra le varie centinaia di richieste che gli arrivano ogni giorno. Se la risposta è affermativa il noleggio dell’auto è immediatamente confermato mentre se è negativa è probabile che nessuna altra agenzia abbia auto disponibili per quello stesso periodo. In questo caso l’unica speranza rimane quella di continuare a richiedere prenotazioni sperando che qualcuno rinunci rendendo nuovamente disponibili delle auto.
Può anche capitare, come è successo a noi, che dopo molte ricerche e richieste si riesca finalmente a prenotare l’auto via internet ma il giorno in cui ci si collega al sito per pagarla si viene a scoprire che la prenotazione è stata magicamente rimossa anche se alla sua scadenza mancavano ancora diversi giorni.
Comunque, nonostante le difficoltà, alla fine eravamo riusciti a prenotare le due auto e così, la mattina del 3 Agosto, eravamo pronti ad iniziare il lungo e difficoltoso viaggio per le discutibili autostrade cubane.
Percorrere le strade cubane è un’avventura nell’avventura. Il turista occidentale, abituato a strade ben asfaltate, illuminate e con una efficace segnaletica deve dimenticare tutto questo e tenersi pronto a guidare per malridotte strisce di asfalto che si perdono nel buio e popolate da centinaia di autostoppisti invadenti e temerari granchioni che tentano il suicidio cercando di sfondare con il loro carapaceW i pneumatici dell’auto al calare delle tenebre.
Ecco spiegato perchè i pneumatici sono l’unica cosa che l’assicurazione cubana non copre!
Piccola carrellata di quello che è possibile vedere e incontrare sulle strade cubane:
- Autostop: il servizio pubblico a Cuba esiste ma al fruitore è dato sapere solo che il bus passerà per una determinata fermata mentre solo ricorrendo alla divinazioneW si può tentare di conoscere se e quando questo arriverà. Per questo motivo – per legge – i cubani sono obbligati a dare passaggi ai loro compatrioti legge che, però, non è applicata ai turisti. Passando sotto i ponti – gli unici punti in ombra delle autostrade cubane – si viene quindi assaliti da decine di autostoppisti che tentano di buttarsi sotto l’auto per strappare un passaggio spesso invogliando il turista esibendo mazzette di banconote. Può capitare che, fermandosi per chiedere la strada ad un poliziotto, questo tenti di saltare dentro la macchina per farsi dare un passaggio.
- Condizioni della strada: nelle autostrade l’asfalto è semplicemente crepato ma nelle strade periferiche le buche possono inghiottire la macchina. Inoltre l’illuminazione è assente e così anche la segnaletica. Trovarsi in una strada minore di notte vuol dire doversi fermare a dormire in macchina e venire assaliti dai granchi notturni che escono a centinaia al calare delle tenebre!
Una delle cose più particolari – forse – è la quasi totale assenza di cavalcavia. L’autostrada si incrocia spesso e volentieri con strade minori senza rampe di immissione, cavalcavia o semafori per cui all’improvviso ci si può trovare un carretto davanti alla propria macchina sbucato da qualche strada sterrata nascosta dai cespugli. - Venditori ambulanti: in strada puoi fare la spesa. Venditori di formaggio, sigarette, frutta e verdura, pane, sigari, ecc. sono frequentissimi! Noi ci siamo fermati a comprare il formaggio da un contadino e, a parte qualche piccola difficoltà nel trasporto, era buonissimo!
- Il codice della strada: semplicemente non esiste! Sull’autostrada abbiamo incontrato:
- Auto contromano
- Auto che facevano inversione ad U scavalcando lo spartitraffico erboso (diciamo che forse è capitato qualche volta anche a noi …)
- Auto che andavano in retromarcia … (anche qui potrei indovinare chi fosse alla guida dell’auto incriminata!)
- Animali, persone e carretti che percorrevano tranquillamente la strada incuranti delle altre auto (che, in verità, erano scarsissime)
- Ovviamente gli AutoVelox sono assenti e la polizia scarsissima (a volte qualche militare). Pensate ad un’auto (quasi) nuova di zecca (quelle che vengono noleggiate ai turisti sono abbastanza nuove) e ad un’autostrada che, seppur in pessime condizioni, è larga e sgombra. Metteteci l’assenza di controlli e otterrete delle velocità di crociera pericolosamente elevate …
Quello che non si trova sull’autostrada sono benzinai e punti di ristoro. O meglio ci sono ma sono rarissimi. E’ importante, quindi, una oculata pianificazione dei rifornimenti del serbatoio e dello stomaco!
Ma, seppur con 1000 difficoltà, le autostrade cubane sono un luogo affascinante perchè danno una caratterizzazione di questa terra che altre Nazioni (per fortuna?) non hanno.
4 commenti su “Autostrade della Paura”
e pensare che pensavo che fossero gli uomini a mangiare i granchi… invece a Cuba sono i granchi che mangiano chi si perde… il potere del comunismo non è mai finiti… davanti a Marx siamo tutti cibi uno degli altri 😛
A Cuba, per i granchi, c’è il Filet-O-Human! 😉
Ma l’auto che avete noleggiato era quella azzurra della seconda foto?
O il catorcio grigio della terza?
Ah, riguardo alle buche, da quant’è che non vai in Sicilia?
Auto?
Abbiamo cavalcato a pelo delle mucche! 😉
PS
In effetti è da un pò che non vengo da quelle parti! 🙄