Il resto del nostro tempo a Cuba scorre via velocemente: partiti da Trinidad arriviamo in serata all’Avana dove trascorriamo la notte e parte del giorno dopo girovagando spensierati. Nel tardo pomeriggio siamo nuovamente in aeroporto pronti a partire alla volta di CancúnW!
La pausa messicana, inizialmente prevista, era stata successivamente eliminata dalla nostra bozza di itinerario ma poi era rientrata prepotentemente in gioco a causa dell’embargo esistente tra Cuba e gli Stati Uniti – nostra destinazione finale – che poteva essere evitato solo passando per il Messico.
Dovendoci passare decidemmo, quindi, di approfittare della tappa per prenderci qualche giorno di completo relax in un resort All-Inclusive in modalità Americani Panzoni!
I pochi giorni messicani passano tra tranquilli pomeriggi in spiaggia e incredibili abbuffate consumate negli innumerevoli ristoranti a buffet funzionanti (quasi) 24 ore al giorno e le decine di bar perennemente aperti.
Il secondo giorno decidiamo di andare a visitare lo splendido complesso archeologico di Chichén ItzáW e, nonostante gli abbondanti 35° e la scarsità di posti all’ombra rimaniamo ad ammirare estasiati la splendida piramide nota con il nome di El Castillo.
Gli architetti dell’epoca riuscirono a costruire la piramide in modo tale che standole davanti e battendo le mani si può sentire un suono simile al canto di un quetzalW ovvero l’uccello sacro ai MayaW.
La gita ci consuma fisicamente ma a sera il resort ci sfama e ci permette di recuperare le energie perdute. O, almeno, così pensavamo.
Complice il clima, i batteri, le fatiche del giorno prima e l’incontenibile voracità fatto sta che quasi tutti e a livelli diversi cadiamo vittima della temuta Maledizione di Montezuma che, oltre che mettere a dura prova i nostri organismi, mette in seria discussione l’efficienza dei servizi sanitari delle camere d’albergo.
Nel tardo pomeriggio del giorno dopo, alcuni di noi, tentano di arrivare a TulumW ma l’impresa è fallimentare e riusciamo solo ad ammirare il sito da dietro le sbarre del cancello d’entrata.
Finiti gli spensierati giorni messicani il terzo giorno partiamo nuovamente questa volta con destinazione Stati Uniti d’America, prossima fermata: MiamiW!
2 commenti su “La Pausa da Americani Panzoni”
Fammi capire: batti le mani e senti cantare gli uccelli? Quali uccelli?
Questi qui:
Anzi visto che mi hai fatto trovare il link ora aggiorno anche il post! 😉