Il treno che avevamo preso a DatongW arriva a PingyaoW all’alba del giorno dopo.
Mentre il treno inizia la decelerazione per entrare in stazione, vengo improvvisamente colto dall’impellente bisogno di dover andare in bagno e, quindi, con l’angoscia di perdere la fermata e essere portato via verso ignote destinazioni, vivo la mia prima esperienza di uso di un bagno alla turca su un treno in movimento.
Fortunatamente non perdo la fermata (e non cado nella turca) e così di lì a poco eccoci nella minuscola stazione della parte nuova della città di Pingyao. Come al solito veniamo subito assediati da vari tassisti che ci offrono i loro servigi e, troppo stanchi per discutere sul prezzo, accettiamo alla fine l’offerta di quello che ci sembra essere il migliore.
Il taxi è, in realtà, più simile ad un vagoncino elettrico di quelli che si vedono nei parchi divertimento. Scopriamo, infatti, che nella città vecchia non si può entrare con veicoli a motore e solo a quelli elettrici è consentito l’accesso.
Mezz’ora dopo arriviamo, finalmente, davanti ad Harmony Guesthouse, il nostro ostello di Pingyao. E’ ancora mattina presto per cui la stanza non è pronta e, lasciati i bagagli, facciamo un mini giro della città.
La cittadina è meravigliosa, ha una pianta a croce molto semplice e dalle due vie principali si diramano dedali di viuzze minori.
Cotti dalla stanchezza torniamo qualche ora dopo in ostello e qui troviamo un gruppetto di danesi (due coppie) e una ragazza polacca con la quale facciamo gruppo per una visita guidata dal proprietario dell’ostello (tale Jackie) che programmiamo per il primo pomeriggio.
Dopo un pò di riposo ci ritroviamo tutti all’ingresso dell’ostello e iniziamo così a girare per la città che ci viene stupendamente narrata dalla nostra guida. La città è ricca di templi, di splendide e originali mura di difesa e tantissime case trasformate in micro musei. Con un unico biglietto della validità di due giorni e che bisogna acquistare appena fuori le mura è possibile visitare tutti i luoghi di interessi che Pingyao offre.
Durante il nostro giro incontriamo gli amici toscani conosciuti a Datong e con i quali concordiamo una cena per il giorno stesso e, finito il giro, ci concediamo un massaggio.
La sera finisce in chiacchiere con Chiara e Francesco davanti a squisiti piatti cinesi in un ristorante che i due ragazzi toscani avevano provato il giorno prima e nel quale si erano trovati bene.
Il giorno dopo scopriamo che non ci sono più posti per sul treno per i Monti Sacri di Hua Shan e Jackie ci suggerisce di partire la sera con un taxi fino a TayuanW e da lì prendere un treno per Hua Shan.
Accettiamo il suo suggerimento e decidiamo di dedicare il resto della giornata ad approfondire la conoscenza di Pingyao. Le case-museo sono tutte molto belle ma quelle più piccole si assomigliano un pò tutte così dopo aver visto uno spettacolo in costume all’interno di un tempio e uno spettacolo completo di sketch, danze e canzoni all’interno di un grosso teatro-ristorante di un altro tempio torniamo all’ostello per riposarci un pò e finire di preparare i bagagli.
A sera il taxi prenotatoci da Jackie ci viene a prendere e così inizia il nostro viaggio per Tayuan.