E venne il giorno in cui la Ryanair ci offrì un volo economico per tornare in Africa dopo la bellissima esperienza del viaggio in Egitto del 2008. Era un fresco pomeriggio di Maggio quando il mio compagno di merende / collega di stanza mi avvisò di alcune succulente offerte della Ryanair per Giugno e così spulciando qualche data relativa a destinazioni ancora da visitare ecco spuntare una fantastica offerta da 28€ a/r per FesW, in Marocco.
Biglietto comprato e pensiero accantonato fino a pochi giorni prima della partenza quando mi rendo improvvisamente conto di non aver ancora organizzato nulla.
Su TripAdvisor scopro un bellissimo riad (una tipica casa marocchina con un giardino interno) a prezzi competitivi, La Maison Maure, ha ottime recensioni e ancora posti liberi per cui ne approfitto e prenoto senza starci troppo a pensare e poco dopo, e con un pò di affanno, arriva finalmente il giorno della partenza!
Day 1
Il volo della Ryan è si economico ma parte all’alba: alle 4.30am siamo in auto e poco dopo, Roma a quell’ora è ovviamente sgombra, siamo a Ciampino dove del sano e rovente caffè nero, versato direttamente sugli occhi, ci aiuta a svegliarci.
Il volo è tranquillo e appena scendiamo a Fes scopriamo con gioia che l’aria è fresca e piacevole. Prendiamo un taxi che per pochi euro ci porta il più vicino possibile alla città vecchia, la medinaW, che è interdetta alle auto e da lì, grazie ad una guida/porta borse, arriviamo al nostro bellissimo riad. A causa di un inconveniente la nostra stanza non è più disponibile e così il simpaticissimo proprietario francese ci upgrada gratuitamente alla suite e in attesa che venga finita di sistemare ci offre una colazione artigianale e gustosissima a base di yogurt di capra, marmellate varie tra cui una buonissima fatta di patate dolci, brioche, ecc.
Sistemati i bagagli incominciamo il nostro giro su e giù per le tortuose e caratteristiche vie di Fes el Bali (la medina) piene di mercati e mercanti, negozi piccoli ma curati e accoglienti e tantissimi autoctoni che, come c’era da aspettarsi, provano a venderci ogni sorta di beni e servizi ma non in modo aggressivo e sempre con estrema cordialità.
Visitiamo la splendida Madrasa Bou Inania (la madrasaW è una scuola) e ci perdiamo innumerevoli volte per la medina fino ad arrivare a conoscerla come le nostre tasche finchè, complice anche la levataccia, decidiamo di ritirarci nel nostro riad per una oretta di meritato riposo.
Verso sera ci rilassiamo in un caffè vicino alla Bab Boujloud (uno splendido portale blu che costituisce uno degli ingressi nella medina) dove scopriamo la bontà del te alla menta mentre osserviamo l’indaffarato via vai degli abitanti e i turisti della medina. Giunta la sera ceniamo nel roof garden del vicino ristorante La Kasbah andando a letto abbastanza presto per essere pronti e riposati per la gita fuori porta prevista per il giorno successivo.
Visita il mio album Marocco 2011.