Arriva, così, l’ultimo giorno del nostro breve soggiorno marocchino. Questa volta riusciamo a goderci una bella colazione in tutta tranquillità senza gente in attesa di portarci da qualche parte e, una volta finita, il nostro squisito padrone di casa ci porta a visitare “le pozze“.
La lavorazione delle pelli è una delle attività di artigianato più importanti di Fès. In varie parti della città sorgono delle piccole fabbriche all’interno delle quali le pelli vengono lavorate, lasciate essiccare e tinte in enormi pozze.
Dall’alto lo spettacolo è di grande impatto: da un punto sopraelevato si possono ammirare numerose pozze colorate attorno alle quali si muovono instancabili gli operai addetti alla tintura delle pelli.
La fabbrica che andiamo a visitare è piccolina, le pozze non sono tante e l’ambiente è tranquillo e rilassato così riesco a inoltrarmi all’interno della struttura senza troppi problemi. Questa si sviluppa in una serie di stanze buie, maleodoranti e piene di brandelli di pelli e altre parti non identificabili di animali che sono, poi, la causa del cattivo odore. Rigagnoli di acqua e sostanze organiche scorrono incessantemente giù per le scale buie fermandosi nei piani più bassi dove si trovano le pozze. Il passaggio tra le pozze è a rischio: la parte dove si cammina è piccola e estremamente scivolosa. Nonostante questo riesco a non volare via e ad esplorare affascinato questo posto cercando di disturbare il meno possibile le persone gentilissime che ci lavorano.
Usciti dalla fabbrica giriamo un pò senza una meta precisa per la medina visitando nuovamente i posti che ci erano piaciuti di più e prendendo qualche caffè nei bar locali.
Decidiamo, infine, di andare a visitare il Quartiere Ebraico della città. Mentre ci aggiriamo per le vie abbandonate un ragazzetto in cerca di una mancia si impone come guida e grazie a lui riusciamo, in effetti, a scoprire degli scorci interessanti e, entrati nella casa di un suo compare, a dominare dall’alto del suo terrazzo il cimitero ebraico.
Tornati dal Quartiere Ebraico facciamo una lunga pausa-pranzo al Clock-Cafè dove gustiamo uno squisito hamburger di cammello e altre specialità del luogo e, dopo esserci riposati, decidiamo di spostarci col taxi nella parte nuova di Fès nella quale, però, rimaniamo poco perchè poco interessante.
Arriva, infine, la sera dell’ultimo giorno che trascorriamo cenando in uno stupendo palazzo riccamente decorato e andando a dormire presto, Roma ci attende!