Arriviamo all’alba a CantonW con il solito hard sleeper elettrizzati dall’idea di visitare Hong KongW. Siamo abbastanza assonnati e impieghiamo qualche minuto ad orientarci nella enorme stazione dei treni finché, assieme ad una coppia di spagnoli interessati al nostro stesso viaggio, riusciamo ad uscire nel grande piazzale antistante la Stazione dei Treni. Sempre assieme alla neo-conosciuta coppia incominciamo ad informarci in giro sul modo più conveniente per arrivare a ShenzenW, (il lato cinese di Hong Kong) e alla fine optiamo per un taxi il cui costo, diviso in quattro, è conveniente.
Il taxi è grande ma farci un viaggio in 5 con tanto di bagagli è, comunque, una impresa. Durante il viaggio, e prima di alcuni punti di controllo, il tassista si ferma due volte in zone defilate per cambiare la targa del veicolo con un’altra che teneva nascosta in macchina finché, alla fine, arriviamo a destinazione.
Il tassista ci ferma proprio alla stazione di Shenzen, il grande edificio attraversa il confine e, al suo interno, si trova la dogana che separa la Cina da Hong Kong e dove avviene il controllo dei passaporti. Mentre stiamo per passare la dogana a Simona viene un dubbio e osservando il proprio passaporto mi chiede: “che vuol dire number of entry: 1?”. Veniamo, così, tristemente a sapere che il numero di ingressi in Cina che avevamo a disposizione erano terminati con il nostro arrivo a Pechino e che se fossimo usciti probabilmente non saremmo più potuti rientrare. Pensiamo che, probabilmente, qualcuno ci avrebbe potuto fare un visto a Hong Kong ma non conoscendo i tempi e avendo un aereo di lì a pochi giorni decidiamo di rinunciare e così, salutati gli spagnoli, usciamo dalla stazione.
Come prima cosa cerchiamo di capire come arrivare a XiamenW, la nostra successiva tappa. Da una prima ricognizione nella stazione ci sembra di capire che treni diretti non ne esistano e incominciamo a valutare la possibilità di usare uno sleeper bus, un grosso pullman che viaggia di notte e che invece dei sedili ha delle comode cuccette. La guardia della stazione, alla quale avevamo chiesto se esistevano treni per Xiamen, ci accompagna in una agenzia e il commesso ci dice che il costo per lo sleeper bus è di 350Y. Riflettendo sulle altre possibilità che ci rimangono leggo sulla guida di uno sportello per turisti e lasciata Simona all’agenzia vado a chiedere. La signorina allo sportello mi conferma la mancanza di treni diretti e la necessità di usare uno sleeper bus e appena mi giro per andarmene dallo sportello mi ritrovo il tizio dell’agenzia dietro che mi aveva seguito per controllare le mie mosse.
Torniamo in agenzia assieme e mi decido a pagare il conto salato, avvicinandomi al bancone per pagare il compare del suddetto tizio copre un tariffario incollato sul tavolo con il blocchetto dei biglietti ma il gesto non passa inosservato e io, scostato il blocchetto, gli chiedo del perchè, accanto a nomi cinesi incomprensibili che però deduco essere quelli di città, il prezzo più alto fosse di 200Y mentre noi stavamo andando a pagare 350Y. Il compare dice che Xiamen non è su questa lista e purtroppo, messo con le spalle al muro e pressato dal fatto che sembra che i posti stiano per finire, mi decido a comprare i biglietti.
Lasciamo i bagagli in agenzia e usciti dalla stazione entriamo nel lussuosissimo albergo Shangri-la dove ci rinfreschiamo e ci cambiamo, andiamo poi nel business center dove grazie alla signorina e ad internet cancelliamo le prenotazioni per Hong Kong e alla fine, terminata la parte organizzativa, usciamo per farci un giro di Shenzen.
La prima tappa è il SEG Electronic MARKET dove ci informiamo per i prezzi di un BlackBerry. All’inizio ci vengono fatte vedere delle fantastiche patacche copie di originali ma, alla fine, trovata una vera offerta ne approfittiamo.
Dopo il Market andiamo a visitare il Minsk World, un parco dove si trova la Minsk, una portaerei russa venduta per 128 milioni di RMB a Shenzen nel 2006 e, successivamente, trasformata in un museo.
Finito il giro torniamo in stazione dove grazie ad un banchetto gestito dalla Ctrip prenotiamo un albergo a Xiamen, dopo la pappa è ora di andare a recuperare i bagagli per poi andare sullo sleeper bus. Un piccolo bus ci porta fuori Shenzen e dopo circa 1h di viaggio arriviamo in una grossa stazione di servizio dove ci imbarchiamo sullo sleeper bus. Nel viaggio sul bus approfitto per chiedere ad un mio vicino dove andasse e scoperto che anche lui andava a Xiamen gli chiedo quanto avesse pagato scoprendo che la vera tariffa era 200Y!
Nero per la sola ricevuta dopo poco, cullato dal bus, mi addormento nella piccola cuccetta svegliandomi la mattina dopo a Xiamen. Uscendo trovo per terra 450Y, l’equilibrio karmiko è ristabilito!