L’ultimo giorno di Chiang Rai é dedicato alla visita del “Wat Phra Kaew: Temple of the Emerald Buddha” che dovrebbe contenere, appunto, un antico Buddha di smeraldo ma che, invece, é stato spostato a Bangkok e sostituito da una coppia, e la pasticceria BaanChivitMai Bakery, che cucina dolci svedesi e che devolve il 100% del profitto in beneficienza per aiutare i bambini bisognosi.
Lasciata Chiang Rai puntiamo verso Chiang Mai che dista circa 3h30′ di strade tortuose che attraversano alcune aree verdi e dei parchi nazionali.
Trascorse 2h notiamo in lontananza un enorme Buddha bianco arrampicato su una vicina collina e decidiamo di andarle a dare una occhiata più da vicino. Ci inerpichiamo con l’auto per qualche km fino ad arrivare al Wat Phrathat Mon Phrachao Lai John. Si tratta di un tempio che fa parte di un complesso di piccoli templi distribuiti sul territorio e che una volta raggiunto giriamo indisturbati per 1 oretta. Ad un certo momento notiamo una piccola apertura nella stupa e decidiamo di andare in esplorazione: una volta entrati ci troviamo in una piccola stanza piena di scaffali alti fino al soffitto e ricolmi di statue del Buddha. Oltre a queste la stanza è piena anche di statue del Buddah questa volta ritratto in piedi. Ogni statua, grande o piccolo che sia, possiede una iscrizione alla base che proviamo a tradurre con Google riuscendo a scoprire che ogni statua è dedicata a una persona o ad una famiglia e che, probabilmente, sono statue funerarie.
Lasciato il tempio ci mettiamo nuovamente in viaggio e alle 16 siamo a Chiang Mai.
É tardi ma abbiamo tempo per visitare un paio di templi e andare a mangiare nel mercato notturno dove ci facciamo preparare del pesce alla griglia.